L’analisi di risposta sismica locale racchiude una serie di procedure di calcolo basate sulle informazioni relative ai più grandi eventi sismici avvenuti nell’area d’indagine messe in relazione con i dati stratigrafici e sismici eseguiti sull’area. Lo scopo finale è quello di ottenere uno spettro dell’accelerazione sismica al suolo in funzione del periodo che sia “sito dipendente” ovvero che non sia derivato da meri calcoli statistici dettati dalla normativa vigente ma che sia generato specificatamente per il sito in oggetto.
In questo modo possiamo produrre un analisi più precisa andando a confermare e spesso a ridurre le accelerazioni tipiche di ogni categoria di suolo definite dalle NTC vigenti.
La procedura afferisce alla stima dell’amplificazione sismica che localmente si può manifestare a seguito di un input sismico, seguente ad un terremoto, di magnitudo prevista in normativa. Si tratta di svolgere una valutazione di come l’evento sismico, trattato in termini di accelerazione e spettro di frequenza (quest’ultimo compatibile con le condizioni descritte da ciascun distretto sismico), viene trasformato al passaggio da un substrato sismico Vs min = 800m/s ai terreni di fondazione. L’approccio 1D o 2D dell’analisi dipende dal contest geologico-geomorfologico in cui si trova l’area da studiare.
• Maggiore R., Pacini L.U., Santangelo S.; “Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)”